venerdì 24 aprile 2015

Mario Sei ed il concerto dell'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti in carcere

CRONACA / Il coro dell’Uic canta per i detenuti

martedì 16, dicembre 2014 / 00:00

Una serata insieme alle persone "dimenticate" della casa Circondariale Ugo Caridi
Continua dopo il "Malaspina" di Palermo e il "Nisida" di Napoli, il viaggio del coro sezione provinciale di Catanzaro nelle carceri, tra coloro che sono di fatto i "dimenticati" della società civile. La visita alla Casa Circondariale Catanzaro "Ugo Caridi", meglio conosciuta come il '….carcere di Siano', è avvenuta il 13 dicembre giorno di Santa Lucia e della 55esima Giornata Nazionale del Cieco. Il coro dell'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti diretto dalla presidente Luciana Loprete, con una splendida performance musicale e teatrale curata dai soci e dai volontari del servizio civile, ha allietato gli spettatori ospiti della struttura con lo spettacolo "Liberi di Sognare". Momenti di grande emozione nella riflessione comune tra soci e detenuti delle tante 'barriere' che ostacolano la libertà individuale, senza pregiudizio ne giudizio verso coloro che vivono un realtà diversa. Ritrovarsi semplicemente insieme per non dimenticare chi il pensiero comune moralista condanna e giudica. Suscitare emozioni e riflessioni per trovare le espressioni più belle dell'anima umana, dove la cecità e la detenzione supera gli ostacoli mentali e fisici, per ricordare che dietro un non vedente o detenuto c'è un essere umano che, in quanto padre, figlio, fratello e coniuge, vive dei sentimenti che la coscienza civile deve rispettare. Un particolare ringraziamento va rivolto alla dott.sa Angela Paravati, direttore della Casa Circondariale Catanzaro, per la sensibilità dimostrata, alle Forze dell'Ordine, alle Guardie Carcerarie, agli Educatori e a Mario Sei Presidente di Teatro 6 che da tempo porta avanti due distinti laboratori teatrali con i detenuti di alta e media sicurezza all'interno della casa circondariale di Catanzaro. Un ringraziamento speciale, da parte di tutto il Coro dell'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti, è rivolto ai "dimenticati" che con educata e calorosa accoglienza hanno dimostrato grande partecipazione e sensibilità.