CRONACA / Il coro dell’Uic canta per i
detenuti
martedì 16, dicembre
2014 / 00:00
Una serata insieme alle persone "dimenticate" della casa Circondariale Ugo
Caridi
Continua dopo il "Malaspina" di Palermo e il "Nisida" di Napoli, il viaggio
del coro sezione provinciale di Catanzaro nelle carceri, tra coloro che sono di
fatto i "dimenticati" della società civile. La visita alla Casa Circondariale
Catanzaro "Ugo Caridi", meglio conosciuta come il '….carcere di Siano', è
avvenuta il 13 dicembre giorno di Santa Lucia e della 55esima Giornata Nazionale
del Cieco. Il coro dell'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti diretto dalla
presidente Luciana Loprete, con una splendida performance musicale e teatrale
curata dai soci e dai volontari del servizio civile, ha allietato gli spettatori
ospiti della struttura con lo spettacolo "Liberi di Sognare". Momenti di grande
emozione nella riflessione comune tra soci e detenuti delle tante 'barriere' che
ostacolano la libertà individuale, senza pregiudizio ne giudizio verso coloro
che vivono un realtà diversa. Ritrovarsi semplicemente insieme per non
dimenticare chi il pensiero comune moralista condanna e giudica. Suscitare
emozioni e riflessioni per trovare le espressioni più belle dell'anima umana,
dove la cecità e la detenzione supera gli ostacoli mentali e fisici, per
ricordare che dietro un non vedente o detenuto c'è un essere umano che, in
quanto padre, figlio, fratello e coniuge, vive dei sentimenti che la coscienza
civile deve rispettare. Un particolare ringraziamento va rivolto alla dott.sa
Angela Paravati, direttore della Casa Circondariale Catanzaro, per la
sensibilità dimostrata, alle Forze dell'Ordine, alle Guardie Carcerarie, agli
Educatori e a Mario Sei Presidente di Teatro 6 che da tempo porta avanti due
distinti laboratori teatrali con i detenuti di alta e media sicurezza
all'interno della casa circondariale di Catanzaro. Un ringraziamento speciale,
da parte di tutto il Coro dell'Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti, è rivolto
ai "dimenticati" che con educata e calorosa accoglienza hanno dimostrato grande
partecipazione e sensibilità.