Festa delle donne: gli auguri di infooggi
Catanzaro, 8 marzo Festa della donna: una conquista sofferta
Oggi è la giornata internazionale della donna, comunemente definita festa della donna, che come sappiamo ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse purtroppo sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo.
La Festa delle donne, perlomeno quella ufficiale, fu celebrata per la prima volta nel 1909 - su iniziativa del partito socialista americano - raccomandando a tutte le sezioni locali «di riservare l’ultima domenica di febbraio del 1909 appunto, per l’organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile». Fu così che negli Stati Uniti la prima e ufficiale giornata della donna fu celebrata il 28 febbraio del 1909. Mentre negli Stati Uniti continuò a tenersi l'ultima domenica di febbraio, in alcuni paesi europei, la Festa della donna si tenne per la prima volta il 19 marzo del 1911, su scelta del Segretario internazionale delle donne socialiste. Bisognerà aspettare oltre un decennio affinché anche in Italia venisse festeggiata per la prima volta la Giornata internazionale della donna, infatti, nel nostro paese fu tenuta per la prima volta soltanto nel 1922, per iniziativa del Partito comunista d’Italia, che volle celebrarla il 12 marzo, in quanto prima domenica successiva all'ormai fatidico 8 marzo.Oggi è la giornata internazionale della donna, comunemente definita festa della donna, che come sappiamo ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse purtroppo sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo.
Nel 1944 si creò a Roma l’UDI (Unione Donne in Italia), per iniziativa di donne appartenenti al PCI, al PSI, al Partito d’Azione, alla Sinistra Cristiana ed alla democrazia del lavoro e fu proprio l’UDI a prendere l’iniziativa di celebrare, l’8 marzo del 1945, le prime giornate della donna nelle zone dell’Italia libera, mentre a Londra veniva approvata e inviata all'ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro. Queste sono le notizie storiche più attendibili, mentre la leggenda vuole che la data dell’8 marzo sia riferibile ad un gravissimo incendio scoppiato in una fabbrica statunitense, in cui tantissime lavoratrici stavano scioperando a seguito delle precarie condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero, durato diversi giorni e non condiviso dal proprietario, lo indusse ad appiccare ingiustamente il fuoco ed a chiudere tutte le vie di fuga, lasciando prigioniere delle fiamme le 120 lavoratrici, per le quali ovviamente non vi fu scampo.
Quel che è certo è che l’8 marzo assunse col tempo un’importanza mondiale, diventando il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli e il punto di partenza per il riscatto della propria dignità.
La mimosa come simbolo e dono in questa giornata è una usanza italiana.Con la fine della guerra, l'8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l'Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce proprio nei primi giorni di marzo.
La scelta del fiore-simbolo è stata fatta nel 1946 della Unione Donne Italiane (UDI ) e fu scelta la mimosa, oltre che per il periodo di fioritura, anche perché il giallo esprime vitalità, forza e gioia; il giallo poi rappresenta il passaggio dalla morte alla vita e ricorda le donne che si sono battute per la nascita di un mondo giusto.
Oltre ad avere una valenza sociale (in questa giornata vi sono molte conferenze e iniziative dedicate all’emancipazione femminile) la festa della donna è una occasione per le donne, per le amiche di uscire assieme per una piacevole serata, di ricevere in dono la mimosa e di avere gli auguri più sinceri anche da parte del nostro giornale.
Mario Sei